Bento box: la schiscetta giapponese per un pasto sano e completo
La bento box altro non è che una lunch box, anzi potremmo definirla la schiscetta giapponese per eccellenza. Di solito contiene una porzione singola di un pasto ben bilanciato e completo, tradizionalmente riso, pesce o carne, verdure e un dolcetto, il tutto pensato per essere comodamente posizionato in una scatola (la bento box appunto) e trasportato a lavoro, a scuola o dove serva. Oggi il bento e le relative scatole per il pranzo, si è diffuso in tutto il mondo ed in barba alle tradizioni ne esistono di tutti i tipi.
Ma facciamo un passo indietro, quali sono le origini del bento?
Anche se oggi le bento box nel Giappone moderno hanno assunto forme e composizioni incredibili (e certe volte follemente decorative) il concetto di queste schiscette giapponesi è da far risalire addirittura a secoli fa.
La prima volta che un pasto in stile bento appare nella storia giapponese è durante il periodo Kamakura (1185-1333), in quegli anni divenne uso comune cuocere il riso e tenerlo da parte per poterlo mangiare successivamente, per poterlo fare veniva riposto in tradizionali scatole laccate che ancora oggi rappresentano la versione più pregiata delle bento box.
Questa piccola innovazione estremamente comoda, permetteva alle persone di portarsi da mangiare in viaggio o al lavoro e non a caso la parola bento significa proprio “comodo”. Secondo il concetto tipicamente giapponese del cibo, il pasto nel bento è cucinato per essere a misura di boccone ed è anche pensato per poter essere mangiato freddo. La scatola che permette di dividere le pietanze che compongono il bento veniva poi impacchettata fermamente in modo da evitare spiacevoli incidenti nel trasporto.
Insomma il bento era (ed è ancora oggi) il pasto perfetto per essere portato in giro!
Bento: comodo da mangiare, un po’ meno da cucinare…
Per esperienza personale posso confermare che la parola bento ossia appunto “comodo” non si applica alla preparazione della scatola ma solo alla sua comodità di consumo e di trasporto. Complice anche la mania per le decorazioni fatte col cibo dai giapponesi, una bento box preparata correttamente comporta un certo dispendio di tempo. Sicuramente chi lo prepara tutti i giorni ha più manualità e capacità di ottimizzazione, ma per noi poveri occidentali ottenere un bento in stile giapponese (bello, bilanciato e buono) non è per niente semplice!
Cosa si trova di solito dentro la bento box?
Tradizionalmente il bento è un pasto bilanciato che include come già detto: riso, pesce o carne, uova, verdure, sottaceti giapponesi e un dolcetto (sostituibile con la frutta). Nel Giappone contemporaneo ovviamente le bento box che si possono trovare hanno dentro anche altri tipi di preparazioni e alimenti (dai sandwich, a dolci di ogni tipo a patatine) che con questo concetto di bento box tradizionale hanno in comune solo il fatto che sono inseriti in una scatola.
Se come noi vuoi avventurarti nel magico mondo delle bento box e prepararne una ecco qualche consiglio:
1) Scegli la scatola, puoi usarne una che hai già come un tupperware o avventurarti fra le mille bento box che si possono comprare online. Ce ne sono di ogni tipo e colore e sono tutte bellissime. Noi ne abbiamo usata una che avevamo a casa, ma non escludo di comprarne una apposta.
2) Cerca di mantenere un pasto bilanciato inserendo tutti i nutrienti. Il metodo tradizionale prevede di seguire la proporzione 4-3-2-1 ossia:
- 4 parti di riso (o cereali)
- 3 parti di proteine
- 2 parti di verdura
- 1 parte di sottaceti giapponesi
Nelle versioni moderne ho visto spesso sostituire la parte prevista dai sottaceti giapponesi con a frutta o il dolce. In ogni caso non prendete queste proporzioni come tassative, ma tenete il validissimo spunto di cercare di inserire tutti i nutrienti nella vostra schiscetta in stile giapponese.
3) Non lasciare troppo spazio fra un cibo e l’altro (se sei fortunato avrai una bellissima bento box con comparti separati) e se vuoi creare una decorazione particolare pensala prima con cura (io ho fatto anche un disegnetto di come volevo venisse fuori). Ricordati anche di pensare ai colori del cibo che metterai nella scatola in modo che risulti colorata e gradevole ricordati che i giapponesi sostengono che si mangia anche con gli occhi (questo ovviamente vale se stai cercando come noi di preparare un bento esteticamente allettante).
4) Per i dettagli decorativi del tuo bento potrai usare l’alga nori, i semi di sesamo e (se sei veramente un maniaco) pennarelli edibili per disegnare i particolari. Cerca online per trovare ispirazione ci sono tantissimi bento divertenti e non troppo difficili da replicare.
Ecco ora il nostro bento con qualche indicazione se volete provare a replicarlo o a fare qualcosa di simile
Il titolo che gli ho dato è: “Il babbuino si è perso nella foresta di broccoli”.
Le preparazioni che lo compongono sono semplicissime, non è tradizionalmente giapponese ma ho inserito le frittatine tamagoyaki per mantenere un legame col Giappone.
Nella parte sopra abbiamo un letto di riso bianco allo zenzero con la faccia del babbuino fatta da riso integrale, yogurt bianco, pomodorini secchi e decori di nori.
Al centro guacamole fatta con avocado e yogurt greco sopra alla quale ho messo carote e broccoli cotti al forno.
In basso delle frittatine tamagoyaki e dello yogurt con le more.
Come cereali ho usato:
- Riso in bianco bollito con qualche pezzettino di zenzero tagliato a julienne, un cucchiaino di salsa di soia, 1 cucchiaino di mirin e un cucchiaino di sake.
- Riso integrale condito con olio di sesamo, semi di sesamo, salsa di soia dolce e un cucchiaino di yogurt.
Per le proteine:
Ho preparato delle frittatine tamagoyaki con 4 uova e l’alga nori dentro. Nella mia versione ho messo solo sale e olio nelle uova (in altre versioni ci sono zucchero e dashi), il procedimento per formarle è un pochino complesso per cui vi consiglio di guardare questo video tutorial.
Per le verdure ho usato:
- Carote tagliate per il lungo in modo che sembrassero tronchi di albero, che ho cotto al forno con olio, sale e origano
- Broccoli sempre tagliati per il lungo, lessati per 2 minuti e poi ripassati al forno con olio, sale e pepe
Per la frutta ho usato:
- Yogurt greco e more
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