Gado Gado ricetta vegetariana indonesiana
Oggi voliamo distante, in Indonesia alla scoperta di una delle ricette vegetariane della cucina balinese più buone di sempre: il Gado Gado!
Quando siamo stati a Bali abbiamo frequentato un corso di cucina balinese e ci siamo portati a casa un piccolo ricettario di quello che abbiamo imparato a fare. E’ stata un’esperienza bellissima, molto istruttiva e anche di grande soddisfazione per i nostri palati (ci siamo mangiati tutto quello che abbiamo cucinato, ben otto preparazioni diverse più il dolce). Se per caso state pensando di andare a Bali, non perdetevi questa esperienza. Noi siamo andati alla Paon Bali Cooking Class, sono stati tutti molto disponibili e professionali mantenendo comunque un clima casalingo autentico. Abbiamo cominciato con un giro al mercato dove ci sono stati spiegati ed abbiamo anche assaggiato diversi tipi di frutta, verdura e spezie locali. Poi siamo stati portati alla sede del corso, una tipica casa balinese nel mezzo delle risaie, dove la padrona di casa, cuoca d’eccellenza pluri premiata e con anni di esperienza in cucine di importanti hotel del sud dell’isola, ha tenuto, attorniata dai suoi innumerevoli assistenti, il corso pratico seguendoci passo passo in tutte le ricette.
Ci hanno suddivisi in coppie ed abbiamo lavorato insieme seguiti dalla maestra e dalle assistenti, su tutte ed otto le preparazioni. Alla fine del corso, gli assistenti hanno allestito un buffet con quello che avevamo preparato e ci siamo mangiati tutto!
Oggi vi propongo una delle sue ricette il Kacang Me Santok conosciuto anche come semplicemente Gado Gado, ossia Verdure in salsa di arachidi.
Si tratta di una ricetta fresca, con una nota dolce e saporita.
Ingredienti:
per le verdure
-2 tazze di cavolo cappuccio tagliato a listarelle sottili
-2 tazze di fagiolini verdi tagliati in pezzi da 5cm circa
-2 tazze di germogli di soia
-1 pacchetto di tofu (quello duro)
-1 piccolo cetriolo
-olio di cocco (si può sostituire con quello di semi se non lo avete a portata di mano, io preferisco comunque usare quello di oliva anche se modifica leggermente il sapore)
per la salsa:
-1 tazza e mezzo di arachidi fritte con la loro pellicina (se non le trovate o non avete voglia di farle da voi usate pure quelle tostate che trovate al supermercato, meglio se non salate)
-1 pezzo della grandezza di un pollice di lesser galangal (o se non lo trovate zenzero fresco)
-2 noci di macadamia
-2 spicchi d’aglio
-1 peperoncino piccante
-1/2 pomodoro di media grandezza
-5 cucchiai di salsa di soia dolce
-1 lime
-sale q.b.
-1/2 tazza di acqua
Procedimento:
- Prima di tutto preparare la salsa: pulire il peperoncino rimuovendo i semi e tagliarlo a pezzettini. Frullare assieme (se lo avete usate il pestello balinese chiamato lesung, ma dubito quindi fate con un normale frullatore) le arachidi, l’aglio, le noci di macadamia, lo zenzero ed il peperoncino fino a che diventano una pasta ben amalgamata. Mescolare la pasta così ottenuta con la mezza tazza d’acqua e mettere sul fornello in una padella a bordi alti, aggiungere la salsa di soia dolce ed un pizzico di sale, spremerci il lime sopra e mescolare fino a quando è tutto ben amalgamato, spegnere quando comincia a sobbollire e mettere da parte.
- Passare alle verdure: sbollentare il cavolo ed i germogli per meno di un minuto in acqua bollente. Bollire i fagiolini per tre minuti, scolare bene il tutto e mettere da parte. Tagliare il cetriolo in fettine. Preparare dei cubetti di tofu e friggerli in padella con circa 3 cucchiaio di olio fino a che risultano dorati.
- Infine per servire: mescolare verdure e tofu insieme, riporle su di un piatto da portata e ricoprire con la salsa di arachidi.
Piccole note per capire meglio gli ingredienti della cucina balinese:
Il Lesser galangal è una pianta della famiglia dello zenzero, anche se assomiglia a questo ha un sapore leggermente diverso con nota più agrumata con una punta aromatica quasi resinosa. Se per caso riusciste a trovarlo secco, ho letto che un’ottima soluzione per arrivare vicino al sapore di quello fresco è utilizzare metà zenzero fresco e metà lesser galangal secco.
Le noci di macadamia sostituiscono in realtà le “candle nuts”, nome scientifico Aleurites Moluccanos, frutto originario delle Molucche molto simile per sapore e proprietà alle più facilmente reperibili noci di macadamia.
Infine la salsa di soia dolce ideale per la ricetta sarebbe quella indonesiana la Kecap Manis, nei supermercati etnici di solito si riesce a trovarla senza problemi. Se così non fosse potete usare quella dolce cinese o quella giapponese anche se ci sono notevoli differenze, in ogni caso non usate mai quella normale, è troppo salata e snaturerebbe il piatto stesso!
Aggiungo qualche foto del corso per lo più della preparazione del Gado Gado. Anche se non è molto pertinente quella che mi fa più ridere è Marco che beve il drink di benvenuto terrorizzato per il ghiaccio (che in viaggio sarebbe meglio non bere, o accertarsi almeno della sua origine…), per la cronaca è andato tutto bene!
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