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Bloody Mary cocktail: storia e ricetta
Bevi, Curiosità, Mangia - 22 Febbraio 2018 - Scritto da Beatrice Perbellini

Bloody Mary cocktail: storia e ricetta

Rintracciare le vere origini del Bloody Mary cocktail non è semplice. La storia più accreditata vuole che l’intuizione di miscelare succo di pomodoro e vodka sia da attribuirsi all’attore comico George Jessel negli anni ’30, ma la versione che siamo abituati a bere oggi, con le spezie e tutto il resto, è in realtà merito del celeberrimo barman francesce Fernand Petiot (conosciuto come Pete), cresciuto all’Harry’s Bar di Parigi ma poi emigrato negli USA. In un’intervista del 1964 al New York Magazine dirà:

«Io ho dato il via al Bloody Mary odierno. George Jessel disse di averlo creato, ma non era altro che vodka e succo di pomodoro quando lo rilevai io. Io coprii il fondo dello shaker con quattro grosse prese di sale, due di pepe nero, due di pepe di cayenna e uno strato di salsa Worcestershire; quindi aggiungo una spruzzata di succo di limone e del ghiaccio tritato, verso due once di vodka e due once di spesso succo di pomodoro, scuoto nello shaker, filtro e verso. Noi serviamo da cento a centocinquanta Bloody Marys al giorno, qui nella King Cole Room e negli altri ristoranti e sale per banchetti dell’Hotel St. Regis».
(nella foto F. Petiot)

Anche il nome resta una questione controversa, c’è chi dice che derivi da Maria Tudor I conosciuta appunto come Bloody Mary, chi lo collega ad una cameriera del bar, ad una cliente o ad una celebre attrice del tempo e chi infine scomoda addirittura la leggenda metropolitana di Bloody Mary, una sorta di strega o fantasma che si evoca ripetendone il nome davanti allo specchio.

Noi siamo dei grandi estimatori del Bloody Mary cocktail ma dalla nostra esperienza questo cocktail in Italia non è molto amato, probabilmente proprio per la diffidenza verso il succo di pomodoro che all’italiano medio ricorda molto la “passata”.

In realtà il cocktail Bloody Mary oltre ad essere il drink da brunch per eccellenza, se avete avuto una serata particolarmente alcolica, rappresenta il rimedio perfetto per l’hangover del giorno dopo: è ricco infatti di vitamine e sali minerali e la sua piccantezza risveglia anche le menti più affaticate.

Quindi perché non preparare un favoloso brunch domenicale facendo ricredere i vostri amici scettici (quelli che dicono che sembra di bere passata di pomodoro!) servendo loro un buon Bloody Mary?

Ricetta Bloody Mary 
(con qualche variazione sul tema)
per due persone:

4,5 cl Vodka
9 cl succo di pomodoro
1,5 cl succo di lime
4 gocce di salsa Worcestershire
1 goccia di Tabasco
2 gocce di salsa Sriracha
un pizzico di sale al sedano
sale
pepe
peperone e scorza di lime e origano secco per guarnire
ghiaccio

Mettere tutti gli ingredienti nello shaker e agitare vigorosamente, eliminare il ghiaccio filtrandolo e servire guarnendo con la fettina di peperone, la scorza di lime e l’origano.


Sei un amante dei cockail? Allora non perderti l’articolo con la storia del Gin Primo al sale di Romagna con la ricetta che il nostro bartender di fiducia ha realizzato per noi per valorizzarlo!

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