Il Babbuino Ghiotto
Beatrice & Marco

Beatrice & Marco

Scopri chi siamo
Cucina tipica veronese: cosa mangiare, dove mangiarlo
Esci, Viaggia, Vivi Verona - 05 Aprile 2018 - Scritto da Beatrice Perbellini

Cucina tipica veronese: cosa mangiare, dove mangiarlo

La cucina tipica veronese purtroppo non è conosciuta ed apprezzata come quella di altre province venete. In realtà offre un’ampia scelta di piatti, alcuni presi in prestito proprio dalle città vicine, altri unici e particolari che si possono mangiare solo qui. Ecco qualche cenno sulla gastronomia scaligera da nord a sud della provincia: se venite a Verona segnatevi tutti i piatti tipici veronesi da assaggiare!

La provincia veronese è caratterizzata da una morfologia molto varia, la presenza dei Monti Lessini, del Lago di Garda e delle dolci colline della Valpolicella, assieme ai diversi influssi culturali trasmessi dalle dominazioni del passato e dalle province vicine, hanno contribuito a creare un panorama gastronomico piuttosto variegato e peculiare.

Piatti tipici della zona del vicentino (come ad esempio il baccalà alla vicentina e la soppressa all’aglio) o del padovano ( la pastissada de caval e i piatti a base di carne equina) sono presenti anche nella tradizione culinaria veronese. Mentre diverse preparazioni tipiche del mantovano e del ferrarese possono essere assaggiate nelle zone al confine della provincia veronese in una loro variante locale (come il risotto al tastasal – variante di quello alla mantovana, i tortelli di zucca o la mostarda).

Cucina veronese: partiamo da nord!
Le tradizioni gastronomiche legate ai Monti Lessini e alla valle ad essi annessa, vertono ovviamente sui prodotti caseari derivanti dall’allevamento delle vacche. Da qui provengono il formaggio Monte Veronese, ed il burro a latte crudo di malga che assieme alla ricotta affumicata rappresentano gli ingredienti di diverse ricette montane come gli ghochi sbatui o gnocchi di malga, tipici dei montanari veronesi ed imperdibili se capitate su questi monti.

Sul Lago di Garda, dove il clima è più temperato, sin dal medioevo vengono coltivate vigne ed uliveti indispensabili in passato agli usi legati al culto del Monastero di San Zeno. Oltre ai vini qui prodotti, è assolutamente da assaggiare l’olio del Garda, ben diverso da quello prodotto in altre zone del veronese.
La tradizione gastronomica del lago impiega inoltre tutti quei pesci d’acqua dolce autoctoni, fra cui la Trota, il Luccio, il Lavarello e la Tinca, quest’ultima deliziosa sia alla griglia che nel risotto.

La fascia di Pianura Padana conosciuta come “bassa veronese” che va da Zevio ad est per proseguire a sud verso il rodigino e continuare a ovest fino al mantovano, è completamente vocata all’agricoltura e all’allevamento. Da qui provengono due Igp molto rinomati come il Riso Vialone nano veronese ed il Radicchio Rosso di Verona.

Qui le ricette a base di riso sono tantissime ed è interessantissimo vedere come da un paese all’altro i piatti subiscono piccole variazioni, fonte ovviamente di enormi rivalità.
Ogni anno dal 1967 si tiene la più grande fiera del riso di tutta Europa ad Isola della Scala, dove è possibile assaggiare nuove ricette assieme a quelle tradizionali, tutte ovviamente a base di vialone nano.
I piatti della tradizione a base di riso sono: il risotto col maiale in tutte le sue varianti (il tastasal, alla pilota, col pontel e all’isolana) che potete leggere descritte nel nostro articolo a questo link dove troverete anche una bella ricetta per il risotto al tastasalil risotto al radicchio, quello all’amarone (certe volte accostato al radicchio o alle ciliegie, oppure col Valpolicella ripasso), quello con le rane, quello col pessin (piccoli pesci fritti) ed infine risi e bisi (risotto coi piselli e pancetta).

In questa zona vanno inoltre ricordati due salumi molto particolari: la Stortina Veronese, piccolo salame conservato nel lardo, ed il già menzionato Tastasal, pasta di salame che veniva assaggiata prima dell’insaccatura (per verificarne la salatura), cucinandola nel risotto.

Un piatto tipico della cucina veronese che merita una menzione a parte è il lesso, che a Verona si mangia accompagnato ad una salsa chiamata pearà. I tagli di carne che non possono mancare nel bollito sono il manzo o il vitello, la gallina, la testina di vitello, il cotechino e la lingua (normale o salmistrata). Per accompagnamento vengono servite diverse salse (tipo quella verde, il cren o altre varianti) fra le quali non può mai mancare l’amata pearà, per cui i veronesi stravedono. Questa salsa il cui nome fa riferimento all’abbondante presenza di pepe nella preparazione (si potrebbe tradurre con “pepata”), è preparata con pane, brodo, midollo di bue (ormai sostituito quasi da tutti dal burro) e ovviamente il pepe.

Nella zona di Valeggio sul Mincio al confine col mantovano, seguendo la leggenda del “Nodo d’amore” di Giangaleazzo Visconti, ancora oggi la pasta viene tirata sottilissima per preparare delicatissimi tortellini, molto diversi da quelli emiliani la cui sfoglia è più spessa e consistente.

Un’altra pasta tipica della cucina tradizionale veronese, di derivazione vicentina sono i bigoli, spesso serviti col “musso” (ragù d’asino), con l’anatra o con le sarde.
Tipici del carnevale sono ovviamente gli gnocchi, piatto molto sentito e celebrato assieme alla maschera del “Papà del gnoco” protagonista del “Bacanal del Gnoco”.

Infine per quanto riguarda i dolci tipici veronesi, sono tutti sapori molto semplici e riprendono tradizioni antiche. 
A Natale a parte il Pandoro (che è appunto nato a Verona), si può assaggiare anche quello che pare essere il suo diretto antenato ossia il Nadalin, tipico dolce a forma di stella o la rinomata Ofella. A Pasqua invece si mangiano la Brasadella, una ciambella lievitata preparata con la grappa, e la Fugassa (Focaccia in dialetto) un pane dolce ricoperto da granella di zucchero.
Fra i dolci più famosi la Torta Russa, fatta di pastasfoglia e ripiena di rum, amaretti e mandorle, la Sbrisolona (sempre di origine mantovana) da mangiare tassativamente imbevuta di grappa, le Sfogliatine di Villafranca che sono una vera prelibatezza, ed infine il Mandorlato di Cologna Veneta.

Se siete curiosi di sapere cosa si mangia a Natale a Verona, leggete il nostro articolo sul pranzo di Natale tipico veronese 


Ecco infine i nostri consigli su dove mangiare tipico in centro a Verona.
Ricordandovi che durante il Vinitaly la prenotazione è d’obbligo, meglio ancora, se volete assicurarvi un tavolo, con qualche giorno d’anticipo.

Ristorante Greppia 
Vicolo Samaritana
0458004577

Ristorante Torcolo
Via C. Cattaneo 11/b
0458033730

Ristorante Castelvecchio
C.so Castelvecchio, 21/a
0458030097

Antica Bottega del Vino
Via Scudo di Francia, 3
045532666

Newsletter Babbuino Ghiotto