Ricetta afrodisiaca: Astice all’armoricana
Ricetta afrodisiaca cercasi per cenetta speciale? Avete mai assaggiato l’Astice all’armoricana? Forse è proprio quello che fa per voi…Una deliziosa e prelibata specialità afrodisiaca che permette di assaporare l’astice cotto in un intingolo di cipolla, scalogno, burro, pomodoro e un liquore come cognac o brandy.
Ci siamo avvicinati a questa ricetta grazie ad uno dei miei scrittori preferiti Manuel Vázquez Montalbán.
Scomparso nel 2003, Montalbán è diventato famoso per il suo detective Pepe Carvalho che ispiró anche il nostro Camilleri nella creazione del commissario Montalbano (il nome stesso è un tributo a Montalbán…).
Lo scrittore catalano era abile non solo con la penna, ma anche ai fornelli, e non a caso i suoi romanzi sono pieni di ricette e descrizioni di piatti da leccarsi i baffi.
Abbiamo scelto una sua ricetta dal libro “Ricette immorali” e l’abbiamo replicata con qualche piccola variazione da babbuini …ecco il risultato!
Origini della ricetta afrodisiaca dell’astice all’armoricana
Dovete sapere che la ricetta afrodisiaca di questo piatto è molto antica e risale a centinaia di anni fa. Si possono trovare infatti riferimenti all’astice all’amoricana già nel 1700, ma le sue origini rimangono ancora misteriose.
Alcune fonti fanno risalire il piatto ad un’antica ricetta del nord europa, nata nella zona dell’attuale Bretagna nel lembo di terra tra la Loira e la Senna, che in antichità veniva chiamata Armorica (da cui Armoricana). Il significato di armoar, in gallico, è “terre sul mare”.
Era consuetudine, infatti, tra i pescatori del 1800 cuocere l’astice e l’aragosta vivi in grossi pentoloni pieni di sidro.
Il dubbio di molti gastronomi, però, nasce da fatto che gli altri ingredienti della ricetta, la cipolla, lo scalogno o l’aglio, appartengono ad una zona di origine prettamente mediterranea molto distante dalla Bretagna e quindi di difficile importazione.
Altre fonti riportano invece ricette similari possono essere trovate all’interno di un manuale “Le cuisiniér moderne” scritto dallo chef di Casa Chesterfield, famoso politico inglese del 1700.
In ogni caso una cosa è certa, questo prelibato piatto è stato inserito nel menu di ben due noti ristoranti Parigini nel 1800 ed ha subito delle modifiche in chiave gourmet per esempio con l’aggiunta di cognac e battezzata “Homard Bonnefoy” (Astice alla Buonafede, il nome del ristorante).
Da quel momento sono state moltissime le varianti tramandate di generazione in generazione, alcune delle quali aggiungono addirittura il cioccolato fondente insieme con gli altri ingredienti per rendere questa ricetta afrodisiaca ancora più particolare!
Prepariamo la ricetta dell’astice all’Amoricana di Montalbán
Ingredienti (per 2 persone)
1 Astice da circa 900gr
3 Cucchiai di Olio
120g di Burro chiarificato
20g di Cipolla tritata
30g di Scalogno tritato
3 Spicchi di aglio tritato
Vino Bianco
3 dl di fumetto di pesce
4 dl di Brandy (o Cognac)
2 pomodori pelati e senza semi
1 Cucchiaio di concentrato di pomodoro
10g di Farina
Prezzemolo
Sale e pepe
Qualche goccia di Tabasco
Procedimento
- Tagliare le zampe e spezzare le chele con un batticarne o un manico di un coltello
- Tagliare la coda in quattro pezzi e la testa a metà per il lungo
- Togliere la borsa che contiene la sabbietta e mettere da parte il corallo (parte verde scura) dopo averlo staccato con cura
- Scaldare l’olio in una casseruola o ancor meglio in una Dutch Oven o Cocotte
- Aggiungere il burro chiarificato
- Una volta caldo, alzare la fiamma e aggiungere i pezzi di astice, sale e pepe
- Mescolare fino a quando le carni diventano sode e il carapace acquisisce un bel colore rosso acceso
- Spargere sull’astice la cipolla, lo scalogno e l’aglio tritati.
- Mescolare energicamente e aggiungere la maggior parte del Brandy
- Accendere con un accendino ed ottenre l’effetto flambè
- Aggiungere il vino bianco e il fumetto di pesce fino a coprire l’astice
- Cuocere con il coperchio chiuso per 20 minuti.
- Togliere l’astice, sgusciare la carne e tenerlo al caldo.
- Far ridurre la salsa nella cocotte fino a metà
- Aggiungere 50g di burro chiarificato, 10g di farina e cuocere per pochi minuti
- Passare la salsa attraverso un colino cinese
- Aggiungere il resto del Brandy, il burro chiarificato e qualche goccia di Tabasco
- Aggiustare di sale e pepe
Servire l’astice su un piatto versando sopra la salsa con una spruzzata di prezzemolo e del riso in bianco come side. Per ogni ricetta afrodisiaca che si rispetti infine non dimenticate di abbinare il vino giusto, magari un buon Sauvignon friulano!
Buon Appetito!
Dopo che avrete degustato questo fantastico piatto vi invitiamo a leggervi quello che Montalbán scrive su questa preparazione, come sempre ironico e sagace…
“Piatto lussuoso e caro come alcune camicie e alcune vite. Ideale per un abbordaggio esibizionista con gente socialmente un po’ inferiore, a condizione che l’anfitrione sappia enunciare al momento più adatto il prezzo di un chilo d’astice oppure ostentare curiose conoscenze sulle lotte di astici e aragoste nelle profondità marine. Gli astici, comunque, hanno un costo meno astronomico di quello preteso per un filetto di manzo nei ristoranti veneziani. E per imparare i particolari delle loro lotte è sufficiente leggere Lo que hem menjat (“Quello che abbiamo mangiato”) di Josep Pla, scrittore catalano “di genere” del XX secolo, che ebbe il buon gusto di non assaggiare mai l’astice all’amoricana per via della stupidità del nome e della sua artificiosa preparazione: nulla supera infatti l’astice arrostito con furore e una salsa di limone e olio come sola compagnia. Ma il fine giustifica i mezzi e l’astice all’amoricana è talvolta indispensabile per raggiungere la nudità essenziale dell’epidermide”.
Manuel Vasquez Montalban, Ricette immorali – Feltrinelli
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