Lotta allo spreco alimentare durante meeting ed eventi: Food for Good
Oggi vi vogliamo parlare di un argomento che ci sta molto a cuore ossia la lotta allo spreco alimentare, se ognuno di noi è tenuto nella sua routine casalinga a cercare di limitare lo spreco di cibo (sia per questioni economiche che etiche) è pur vero che tante volte frequentando eventi sia per lavoro che per diletto, ci si può rendere conto di quanto cibo ancora in buone condizioni venga gettato a fine servizio.
Riuso degli avanzi non sempre possibile
Mentre sempre di più un certo tipo di sensibilità si sta diffondendo nella cultura alimentare dei privati, sia con libri e corsi specifici sulla cucina degli avanzi, piuttosto che attraverso la riscoperta di tradizioni del passato dove “non si buttava via nulla”, nei settori commerciali che hanno a che fare col cibo adottare strategie similari non è mai stato semplice, anzi per molti versi praticamente impossibile a causa di regolamenti igienici e leggi molto ferree.
Le cose hanno cominciato a cambiare positivamente con la legge di bilancio 2018 che ha allargato il raggio di azione della Legge 166/2016 conosciuta come la “Legge Gadda” rendendo più facile e accessibile sia donare che essere beneficiari delle donazioni di cibo.
Food for Good l’iniziativa di Federcongressi e Banco Alimentare
Federcongressi&eventi e le Onlus Banco Alimentare ed Equovento già a partire dal 2015 si sono adoperate per mettere in piedi Food for Good, un progetto che prevede il recupero del cibo non consumato e perfettamente conservato destinato agli eventi. Le rimanenze preservate in modo adeguato e in ottemperanza a quanto previsto dalla legge, vengono prese in carico dai volontari delle Onlus e recapitate alla struttura caritatevole più vicina (dalle case famiglia alle mense per i poveri, sino ai centri per i rifugiati).
I dati parlano chiaro e ci restituiscono un progetto di grande successo: dal suo lancio Food for Good ha recuperato 122mila piatti pronti e oltre quasi 7mila chilogrammi di pane e frutta in più di 300 tra eventi, convention, meeting e congressi.
Giusto per citare un evento che è stato un po’ il simbolo della nostra estate italiana anche il Jova Beach Party ha aderito al progetto donando il cibo in eccedenza.
Il modello Food for Good è inoltre stato inserito nelle best practice presenti sulla Piattaforma dell’UE sul tema delle perdite e sprechi alimentari istituita dalla Commissione Europea, finalizzata allo sviluppo di strategie per diminuire lo spreco nella filiera alimentare con l’obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030 e minimizzare le perdite di cibo lungo le catene di produzione ed approvvigionamento.
Uno sguardo al futuro Cortina 2021
Fondazione Cortina 2021 ha aderito a Food for Good e tutti gli eventi di avvicinamento ai Campionati del Mondo di sci alpino che prevederanno la somministrazione di cibo saranno gestiti in modo da recuperare le eccedenze alimentari. Si tratta di un importante traguardo ed un modo per sensibilizzare sempre di più le persone sull’importanza di questo tema.
Come possiamo aiutare Food for Good?
Innanzitutto spargendo la voce ed in secondo luogo qualora vi ritroviate coinvolti nell’organizzazione di un evento che preveda la somministrazione di cibo, valutate la possibilità di recuperare le eccedenze seguendo le linee guida e la proceduraindividuata sul sito dedicato di Federcongressi (disponibile a questo link ).
Federcongressi in base al luogo in cui l’evento si svolgerà potrà coordinarsi con la Onlus di riferimento che a sua volta individuerà la struttura caritatevole più vicina ed istruirà il catering sulle corrette modalità da rispettare per il recupero alimentare. Infine la Onlus si occuperà di prelevare il cibo e lo consegnerà alla struttura caritatevole designata.
Per rimanere aggiornati sui progressi e sulle loro attività seguite la Pagina Facebook di Food for Good.