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Donne e Macarons
Mangia, Viaggia - 23 Maggio 2016 - Scritto da Beatrice Perbellini

Donne e Macarons

La mia amica Paola si sposa a giugno e lo scorso week end siamo andate a Roma per il suo addio al nubilato, motivo per cui lunedì mi calava la palpebra in ufficio…
Ma a parte questo, anche in questa trasferta romana da babbuina solitaria (senza Marco intendo…), c’è stata l’occasione di parlare di cibo!

L’addio al nubilato infatti prevedeva un corso di macarons presso la Made creative bakery , che in realtà si è trasformato in una competition all’ultimo sangue per chi riusciva a sfornare i migliori macarons fra noi ragazze assistite da Max e Lorenzo dello staff di Made.
Personalmente sono sempre stata terrorizzata dai macarons fatti in casa, tanti anni fa avevo fatto un tentativo che non mi aveva soddisfatta (tantissime crepe sulla superficie, cottura non uniforme…) per cui alla fine mi ero rassegnata a non fare più tanta fatica e comprarli in pasticceria. Questo perchè i macarons sono un dolcetto insidioso…tanto semplice sembra la ricetta quanto in realtà piccoli dettagli di preparazione possono fare la differenza, come ad esempio, in primis, un buon forno! In ogni caso il pasticcere Max ci ha dato un sacco di dritte interessanti, e anche se non sono venuti perfetti è stato molto divertente ed istruttivo prepararli tutte insieme!

Innanzitutto un pizzico di storia: i macarons sono dolcetti a base di farina di mandorle, zucchero ed albumi costituiti da due piccole cupolette farcite con creme, ganache o marmellate. La loro origine pare che provenga dalla Regina Caterina de’ Medici che portò in Francia la ricetta italiana degli amaretti, anche se è stato Pierre Lasfontaines della pasticceria parigina Ladurée a ridefinirne all’inizio del XX secolo, la forma e la preparazione che oggi conosciamo. Forse tutti non sanno che la vera e propria moda dei macaron, che li ha visti invadere le pasticcerie di tutto il mondo, è nata dopo il meraviglioso film Marie Antoniette di Sofia Coppola uscito nel 2006. Nel film infatti la pasticceria Ladurée venne ingaggiata per creare le centinaia di torte, dolci e dolcetti vari che contribuirono a creare quell’atmosfera glamour e decadente che la regista voleva comunicare.

Ma veniamo alla ricetta che ci hanno insegnato alla Made bakery:

per i macarons
400g farina di mandorle
500g zucchero a velo
300g albumi
200g zucchero semolato

per la farcitura alla crema al burro
300g burro ammorbidito
120g zucchero a velo
150g philadelphia
aromi q.b.

Setacciare la farina di mandorle ed incorporarla allo zucchero a velo. Montare a parte gli albumi a neve solida ed incorporarvi dentro lo zucchero semolato, continuando a sbattere con le fruste elettriche o la planetaria. Andare ad unire la farina e lo zucchero setacciati con il composto di albumi. A questo punto è importante trovare la consistenza giusta, la crema non deve essere troppo soda perche quando si andranno a creare i dischetti con il sac á poche devono allargarsi leggermente. Preparare dei fogli di carta forno su cui col sac á poche preparato con bocchetta liscia n.10, si andranno a creare dei dischetti il più possibile identici del diametro di circa 3cm. Far riposare i dischetti così creati per circa 30 minuti e poi infornare a circa 150° per 15 minuti.
Detto così sembra tutto facilissimo ma tenete presente, quando andate a creare i dischetti, che diventeranno molto più grandi di quello che pensate…quindi cercate di farli piccoli (io direi 2,5cm…o anche un pochino meno). Ovviamente se vorrete ottenere macarons colorati dovrete andare ad aggiungere del colorante alimentare (in gel) al composto prima di creare i dischetti.

Mentre i macarons cuociono potete preparare la farcitura. Il pasticcere Max ci ha fatto preparare una crema al burro aromatizzata al limone, montando il burro ammorbidito con lo zucchero a velo ed aggiungendo solo alla fine il philadelfia e l’aroma.
Una volta cotti i macarons vanno fatti raffreddare molto bene prima di essere farciti (noi li abbiamo messi nell’abbattitore), ed una volta pronti vanno lasciati in frigo per 2 giorni in modo da perdere la croccantezza della parte interna del biscotto (i macarons devono essere croccanti fuori ma morbidi dentro).

La mia squadra ha miseramente perso, ma ci siamo davvero divertite (il povero pasticcere Max e Lorenzo molestati da 9 donne forse un po’ meno!!!).

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