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Cosa mangiare a Cipro: suggerimenti su piatti e ristoranti
Viaggia - 01 Settembre 2016 - Scritto da Marco Olivieri

Cosa mangiare a Cipro: suggerimenti su piatti e ristoranti

Quest’estate siamo stati a Cipro, non in molti sanno che la gastronomia cipriota è molto rinomata, conosciuta e peculiare, diversa sia dalla cucina greca che da quella turca, ma quindi cosa si mangia a Cipro?

Ma partiamo dall’inizio del nostro viaggio. Nonostante Cipro non sia la meta più scelta dagli Italiani per una vacanza, vi assicuro che ne vale veramente la pena. Il connubio di vita da spiaggia, escursioni nelle calette, le diversità culinarie, i paesini montani e le città con i loro quartieri storici, fanno dell’isola una meta unica nel suo genere.

Abbiamo iniziato la nostra vacanza da Larnaca nella zona sud dell’isola e fin da subito ci siamo resi conto della bontà e qualità delle verdure locali rispetto alla media di quanto si trova in Italia. Le insalatone erano un’esperienza incredibile, la famosa Village Salad composta solamente di pomodori, insalata, cetrioli e feta, seppur più semplice di quella greca tradizionale, era di una bontà da far venire l’acquolina in bocca.
Ben presto però ci siamo resi conto che il menù tipico del ristorante greco-cipriota in realtà comprendeva una lunga serie di piatti che partivano dalle salse da spalmare sul pane, come la Taramosalada (Salsa a base di Tarama ossia uove di pesce), la Melinzanosalada (ovviamente melanzane), lo Tzatziki (salsa a base di yogurt e cetrioli ormai famosissima), il Tahini (salsa a base di Tahin), e l’Hummus (in versione locale un po’ più carico di tahin rispetto a quello mediorientale), fino ad arrivare a piattini che potevano assomigliare ad un insieme di Tapas dal sapore metà greco e metà medio-rientale.
I piatti forti di cui tutta l’isola andava fiera erano comunque carne per lo più cotta alla brace in diverse forme ma soprattutto come spiedini o spiedoni:  di maiale, di pollo o di agnello, oltre a svariati assaggi di ricette a base di pecora o capra e all’immancabile Halloumi (o Hellim come lo chiamano nel lato turco) un formaggio sempre a base di capra da mangiare cotto alla piastra.

In breve il nostro itinerario è stato: dopo un paio di giorni in zona Larnaca al centro sud ed una breve incursione nella capitale Nicosia, ci siamo recati nella parte turca dell’isola a Famagusta (nord est) e poi a Kyrenia (centro nord), da lì siamo ripartiti alla volta dell’area di Paphos a ovest dell’isola che abbiamo esplorato su tutto il lato costiero per una settimana, alla fine dopo una mezza giornata a Limassol siamo ritornati a Larnaca  dove siamo ripartiti per l’Italia.

Ma entriamo nel vivo della cucina cipriota, per evitare di fare un resoconto eccessivamente dettagliato di tutti i pranzi e cene che abbiamo fatto, ho deciso di selezionare due esperienze culinarie fra le nostre preferite: una greco cipriota e una turco cipriota.

1. Viklari – The last Castle

La prima mi è rimasta nel cuore perché come ben sapete da estimatore del barbecue mi sono sentito a casa! Il posto dove siamo stati è chiamato Viklari, un’istituzione nella zona di Paphos all’interno del parco naturale dell’Akamas. Viklari in realtà è il nome del signore che ha costruito da zero questa casa di pietra in cima ad una collina all’interno del parco e proprio sotto al Avakas Gorge, un bellissimo canyon completamente visitabile.
Il ristorante nasce in realtà in nome dell’ospitalità che Viklari forniva ai viandanti che si fermavano in zona.

La tradizione racconta che in cucina era solito far da mangiare in abbondanza in modo tale che se qualcuno si voleva fermare e condividere con loro il pasto era sempre benaccetto in cambio di pochi spiccioli.

Per rendere accogliente il luogo inoltre aveva collezionato e ricercato, pezzi incredibili da tutta l’isola, anfore, archi in pietra, rocce dalle forme più strane e fiori colorati che spuntano da ogni fessura ed anfratto. Una vera sorpresa scoprire che nell’entroterra così caldo, arido e brullo si potesse trovare una dimora cosi caratteristica e curata nei minimi dettagli.
Oggi i figli e i nipoti di Viklari hanno evoluto il luogo originale in un vero e proprio ristorante molto frequentato e ambito sia dai turisti che da i locali (è meglio prenotare se si vuole trovare posto), ma bisogna dar loro merito perché hanno saputo mantenere intatto lo spirito semplice e cordiale del posto ed inoltre, il vecchio Viklari è ancora vivo e vegeto e continua ad impreziosirlo di “accessori” curiosi, peculiarissimi ed incredibilmente ben inseriti nel contesto.
Dopo esserci seduti su di un bel tavolone di marmo sotto un pergolato di vigne, ci presentano il menù fisso composto da spiedone (Souvla) di maiale e pollo, con patate giganti a spicchi (wedges)insalata, uva del posto e la birra locale Keo. La carne era stata cotta allo spiedo tradizionale il foukou, sotto braci ardenti dalla mattina.
Vi assicuro che ne è proprio valsa la pena…il sapore della carne marinata lasciata sullo spiedo per ore era incredibile, e le patate a spicchi grossi con l’insalata fresca completavano un quadretto eccezionale. Forse il miglior souvla di sempre.

2. Kemerli Konak

La seconda esperienza, invece, che vi voglio raccontare è relativa ad un agriturismo nella zona di Kyrenia (a Cipro Nord) che oltre ad averci ospitato per la notte ci ha regalato un’emozionate esperienza di mezè (Menu completo con tutti gli assaggi) turco cipriota, praticamente un assaggio di tutto il meglio che offre la cucina cipriota.
Il posto era veramente da favola, infatti il Kemerli Konak Boutique Hotel riproduceva con una ricercatezza di particolari un’abitazione tradizionale cipriota  ed è stato progettato in linea con lo stile del tempo, decorandolo addirittura con mobili e letti autentici.

All’interno della struttura vi era anche il ristorante, che per noi ha rappresentato una vera e propria sorpresa. La cena, durata circa due ore infatti, comprendeva il menù completo dal nome Full Kebab con assaggi di tutte le pietanze tipiche del territorio: partendo dalle classiche salse citate prima abbiamo poi provato un buonissimo salume di capra, delle foglie di cappero in agrodolce, del buonissimo halloumi alla piastra, dei fegatini di pollo, oltre alle sempre ottime olive.
A quel punto, anche se eravamo già pieni, è cominciata la processione delle carni delle quali ci sono arrivati  ben sei tipi diversi:  principalmente capravitellopecora pollo cotti nelle più stravaganti maniere, alcuni allo spiedo, altri sotto forma di polpette (un’altra specilità cipriota: seftali in turco shetftalia in greco), altri cotti e tagliati come kebab.
Bhe vi dico che nonostante la stanchezza siamo andati a letto nel nostro alloggio tipico veramente contenti e soddisfatti!!! Anzi, era talmente buono e ci stavamo godendo la Raki (l’equivalente dell’Ouzo che si beve a sud dell’isola) a fine pasto che quasi spegnevano le luci e ci lasciavano lì.
Un’ultima nota di merito per il proprietario del Kemerli Konak, è stata la scelta di tenere in bella mostra una bellissima Road King Harley Davidson nel corridoio del ristorante e da harleysta quale sono mi stavo per commuovere.

Per concludere, come potete immaginare, sono tornato dalle vacanze molto soddisfatto, se state quindi pensando di passare le vostre vacanze a Cipro sappiate che le delizie ed i piatti tipici di questa bellissima isola meritano di essere assaporati e scoperti!

Se volete approfondire:
Leggete la nostra guida dettagliata alla costa ovest e alla zona di Paphos e questo post che invece parla di un altro argomento molto interessante i dolci tipici ciprioti

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