Cammino di San Francesco viaggiare a piedi
Questa settimana Dalila Mantovani ci porta in Umbria a ripercorrere il cammino di San Francesco, se anche voi vi state orientando su un viaggio alternativo, a piedi per l’Italia sulle orme del santo, non perdetevi i suoi consigli! (I Babbuini)
Saranno le rigide regole delle zone gialle, arancioni o rosse, oppure la primavera che sta sbocciando…ma (almeno io) non riesco a scrollarmi di dosso il pensiero delle vacanze estive! Causa pandemia probabilmente le dovremmo passare in Italia – diciamo che non ci va poi così male – e magari possiamo contribuire in prima persona all’economia del nostro paese. Potrebbe anche essere una buona occasione per approcciare a un cammino (se non lo avete mai fatto qui potrete trovare qualche buona ragione per farlo) quindi pensavo di condividere qualche itinerario a piedi che ho affrontato in passato e che mi è rimasto particolarmente nel cuore.
Il cammino di San Francesco
In particolare volevo raccontare di un cammino pellegrino che attraversa l’Umbria sulle orme e i luoghi di San Francesco d’Assisi. Il nome del cammino sotto cui potete trovare guida e sito web è “Di qui passò Francesco”.
Dove inizia e dove finisce il cammino di San Francesco
Il cammino parte da Chiusi della Verna in Toscana – luogo del santuario Francescano situato dove Francesco ricevette le stimate – e termina a Poggio Bustone nel Lazio, passando per Assisi e attraversando tutta l’Umbria. Questo è un cammino relativamente giovane, ideato e tracciato da Angela Seracchioli, la quale è anche scrittrice della guida principale e tutt’oggi molto attiva nella promozione e mantenimento del percorso. Si tratta dunque di un cammino organizzato ma non troppo (come quello di Santiago o la via Francigena), sicuramente non affollato di persone, che richiederà un po’ di pazienza se tutto non sarà secondo le prescrizioni. Posso garantire però che tutte le persone che si adoperano perché questo cammino funzioni e continui a vivere lo fanno con grande convinzione e una dedizione davvero ammirevole, che per i pellegrini si trasforma in una accoglienza autentica e vera.
Vi racconterò qualcosa della mia esperienza personale per incuriosirvi nell’intraprendere questa ipotesi come meta dell’estate. Cosa potrete trovare in questo cammino?
San Francesco d’Assisi
Che siate religiosi o meno, dovrete però riconoscere che la figura di San Francesco è stata una delle più rivoluzionarie della storia del Cristianesimo e – forse anche per questo – una delle più amate. Personalmente questo cammino è stata una bella occasione per riscoprire la sua storia, i suoi insegnamenti, le sue battaglie e perché alla fine sia stato così rivoluzionario e così amato. Era un personaggio religioso che professava una dottrina laica ad oggi ancora molto attuale; durante questo cammino sono molti i luoghi e le occasioni dove è possibile testare e comprendere la sua pedagogia, le sue scelte di vita ed il suo messaggio, visitando Eremi o grotte dove era solito rifugiarsi e pregare.
Borghi e paesaggi
Se non siete mai stati in Umbria non può esserci occasione migliore di questa! A mio parere è uno dei tratti di Italia centrale più autentico e verace. Il panorama è un susseguirsi di colline selvagge di tantissimi colori, borghi antichi e cittadelle medioevali. Passando a piedi si ha l’occasione di fermarsi e addentrarsi nel vivo del territorio, respirare le tradizioni ancora molto vive e annusare il paesaggio. Sono certa che non resterete delusi.
Accoglienza autentica
Come accennavo all’inizio dell’articolo non ho mai trovato – nella mia esperienza – una accoglienza così autentica come nelle strutture e nelle persone incontrate in questo viaggio. Chi si prestava da guida del posto, chi ci ha trattati come figliocci, chi ci intratteneva con racconti di altri pellegrini o di come ha cominciato a fare questo tipo di servizio. Insomma è nelle storie e nella verità che si raccontano che trovo la bellezza della vita e del viaggio e qui ne ho incontrata tanta e di veramente genuina.
Se queste tematiche interessano anche a voi e vi è venuta voglia di approfondirle possiamo scendere più nel dettaglio del cammino.
L’itinerario completo si può vedere dalla guida o dal sito internet di qui passò Francesco e comporlo su misura a seconda delle proprie capacità e tempo a disposizione. Mi sento però di consigliarvi alcuni posti che non indicano tutte le guide ma che ho trovato particolarmente speciali. Nell’attesa di scoprire quali saranno i vostri luoghi del cuore vi elenco i miei “must-see” lungo questo cammino.
1.Citerna
E’ un borgo medioevale tra Sansepolcro e Città di Castello situato sulla cima di una collina ed è inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia. I vicoli medioevali e le piazzette nelle quali ci si può immergere sono incantevoli, ma soprattutto il panorama delle valli e colline intorno. L’ho trovato un paese senza tempo. Gli appassionati di arte non resteranno delusi nel trovare tra Citerna e Moterchi pezzi di grandi artisti come Donatello e Piero della Francesca.
2. Pieve de Saddi
Oggi non è nemmeno più un borgo poiché sono rimaste solo la Pieve e due case, ma anticamente era un punto di ritrovo nevralgico lungo la strada che collegava le valli circostanti e portava a Perugia. Oggi resta un posto magico e sperso nel nulla con una grande testimonianza della nostra storia di epoca paleocristiana. La Pieve è stata un luogo di grande importanza in epoca passata e ha addirittura conservato per molti anni le reliquie di San Crescenziano e un osso di dinosauro ritrovato nella zona. La Pieve domina nel paesaggio collinare isolato e conserva tutta la sua autenticità restando uno dei ricordi per me più belli del cammino. Personalmente ho ricevuto una accoglienza calorosissima e ho goduto a pieno di un’oasi incantata di pace.
3. Gubbio
Scontato. Ma molto più bello di quello che mi aspettavo!
E’ una vera cittadina medioevale, però con auto moderne parcheggiate e ragazzini che indossano le All Stars! E’ una cittadina dove perdersi, da scoprire, gustare, salire alla basilica di S. Ubaldo e ammirare il panorama, conoscere la tradizione dei ceri. Ovunque si respira medioevo, ci sono stendardi, armature, spade e scudi in ogni angolo, in pieno tema del tempo.
E’ anche una occasione sul cammino per godersi una bella cena con cucina locale, uscire la sera e riprendere un po’ di contatto con la civiltà.
Prima di partire
Infine, mi sento di ricordarvi qualche consiglio pratico utile prima di partire:
1. Non dimenticate la Credenziale
La potete ordinare su internet rilasciata dalla diocesi di Gubbio e vi arriverà direttamente a casa (ordinatela almeno un paio di settimane prima di partire). Portatela sempre con voi, è una specie di “carta di identità del pellegrino” sulla quale metterete il timbro di tutte le località dove passerete e vi permetterà anche qualche accesso agevolato o sconto.
2. Valutate bene le distanze
Se siete alle prime esperienze valutate bene le distanze e le altimetrie di ogni tappa in base alle vostre capacità e allenamento fisico e non in base alla guida.
3. Quasi tutte le strutture sul cammino sono a offerta libera
Spesso offrono sia il pernottamento che cena e colazione, quindi siate onesti e non approfittatevene. Non sono strutture alberghiere, dunque non dispongono di reception o segreteria, ma sono semplici residenze gestite spesso da volontari che dedicano il loro tempo per questa causa. E’ caldamente consigliato chiamare almeno un giorno prima annunciando il proprio arrivo e verificare che ci sia la disponibilità nell’alloggio, soprattutto se siete in più persone.
4. Segui il TAU giallo lungo il cammino di San Francesco
Lungo il cammino dovrete seguire il TAU di colore giallo.
Resto sempre e volentieri a disposizione di chiunque voglia qualche altro consiglio o approfondimento sul tema e dunque non mi resta che augurarvi Buon cammino e rimanere in trepida attesa dei vostri racconti!
Dalila Mantovani
Veronese di nascita e architetto di professione. Ma dall’architettura alla fotografia, dalla fotografia al paesaggio e dal paesaggio al viaggio, il passo è stato molto breve! Crede che ogni dolore dell’anima si possa guarire con un viaggio, così ha trovato la scusa perfetta per avere sempre lo zaino in spalla!
Ringraziamo come sempre Dalila per le sue perle di viaggio, ed in particolare per il modo così autentico e diverso dal “turismo di massa” con cui ci fa scoprire tappe e modi di viaggiare alternativi come il Cammino di San Francesco.